Se sei un lavoratore/lavoratrice di settore o ti sei comunque già documentato/a sull’argomento, saprai sicuramente che il percorso professionale intrapreso nel settore della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro può essere arduo e lungo, specialmente se non si hanno le idee ben chiare su dove si vuole arrivare e soprattutto, su come arrivarci.
Per creare o migliorare il tuo percorso di crescita lavorativa ed economica, bastano, d’altronde, alcune piccole, ma fondamentali azioni:
- L’analisi della tua posizione attuale: titoli di studio acquisiti, abilitazioni di settore, come quella del RSPP (link a pagina rspp) e specializzazioni necessarie per entrare nel mercato del lavoro come lavoratore dipendente o autonomo.
- A seconda della tua posizione attuale, la definizione delle possibili strade da percorrere e la pianificazione di micro azioni da realizzare nel medio-lungo periodo per crescere professionalmente.
- L’eliminazione del superfluo: i tentativi vani e non pianificati che richiedono tempo ed energia (concorsi con pochi posti disponibili, invio di cv interminabili senza alcuna strategia, corsi di formazione poco specifici e non qualificati, ecc.).
Per quanto possa sembrare complicato, vestire i panni di un operatore della sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro è, dunque, un obiettivo raggiungibile se la scelta personale, viene poi affiancata da logica e metodo.
Quello che vogliamo fare oggi è proprio questo: parlarvi di 3 step da seguire, spesso ignorati, ma indispensabili per la costruzione, in breve tempo, di un lavoro qualificato: sia esso dipendente o autonomo.
Ricapitolando:
- L’analisi della posizione attuale
- La conoscenza CHIARA delle strade percorribili tramite la raccolta delle GIUSTE informazioni
- L’eliminazione del superfluo
1. Dalla posizione lavorativa attuale a quella di RSPP come punto di partenza (Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione sui luoghi di lavoro)
Il titolo appena citato è già chiaro di per sé, ma andiamo a motivarlo.
In questa sede, non possiamo effettuare un’analisi approfondita della tua posizione formativa e lavorativa attuale.
Tuttavia, possiamo invitarti a ragionare sulla versatilità della figura del RSPP e spiegarti come accoglie e raccoglie molte delle competenze acquisite in passato andandole ad applicare nel campo della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Per fare solo qualche esempio, sapevi che le seguenti lauree sono tutte perfettamente compatibili con il ruolo di RSPP?
- Ingegneria della sicurezza
- Tecniche della prevenzione
- Biologia
- Biotecnologie
- Chimica e tecnologie farmaceutiche
- Fisica
- Informatica
- Scienza e ingegneria dei materiali
- Chimica
- Sociologia
- Geologia
Ecco anche esempi di diplomi:
- Liceo scientifico
- Istituto tecnico commerciale
- Istituto tecnico industriale
- Geometra
- Meccanica meccatronica ed energia
- Trasporti e logistica
- Elettronica ed elettrotecnica
- Informatica e telecomunicazioni
- Chimica, materiali e biotecnologie
- Agraria, agroalimentare, agroindustria
- Ragioneria
Cosa vogliamo dirti?
Che il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione valorizza ed applica molti di questi studi nel contesto professionale della sicurezza sul lavoro.
Pensiamo ad esempio ad un laureato in chimica che, naturalmente, abbia deciso di applicare i suoi studi nel settore di competenza.
Un ruolo coerente potrebbe essere proprio quello di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) o di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione ASPP.
Perché?
Perché un laureato in chimica può ricoprire un ruolo manageriale, nel contesto di prevenzione e sicurezza, in aziende che hanno ad oggetto attività manifatturiere per prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio e /o la la fabbricazione di prodotti chimici.
Prima di questo, la stessa figura potrebbe accedere a questa professione frequentando e superando il test del corso per RSPP e ASPP “ scegliendo il MODULO B-SP4 Chimico – Petrolchimico” .
Ne approfittiamo per specificare che, qualora non fossi ancora informato, il corso RSPP è composto da 3 moduli a-b-c, e il modulo b, tolta una parte comune a tutti, è quello della specializzazione, ossia specifico per tipologia di industria.
Se vuoi approfondire trovi maggiori dettagli nella pagina dedicata al corso rspp (link pagina corso rspp).
Molte figure professionali o neolaureati non sono a conoscenza delle reali possibilità che si celano dietro un investimento in carriera nel settore prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il RSPP è il miglior biglietto da visita per intraprendere una carriera che punti a ruoli sempre più manageriali.
Se vuoi approfondire questo aspetto, ne parliamo nell’articolo RSPP: dai falsi miti a un ruolo manageriale (HS Manager)
Quindi, se hai intenzione di lavorare nel settore sicurezza, e non sei già un RSPP o un ASPP, avrai bisogno di un’ abilitazione RSPP per iniziare la tua carriera ed attingere a maggiori rientri economici.
2. Le possibili strade da percorrere per lavorare nel campo della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro
Abbiamo detto che, se quello della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro è il campo in cui vuoi lavorare , il primo passo da compiere è l’abilitazione RSPP o ASPP.
Supponiamo ora, che tu possieda l’abilitazione e che tu abbia frequentato e superato i primi due moduli del corso ASPP (Addetto al servizio di Prevenzione e Protezione sui luoghi di lavoro) o tutti i moduli che ti permettono di esercitare il ruolo di RSPP (Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione sui luoghi di lavoro)
Come potresti inserirti nel mondo del lavoro?
Diciamo che, in generale, le possibilità valide sono 2:
- Buttarti a capofitto nell’invio interminabile di cv candidandoti ad annunci che richiedono, a grandi caratteri, la figura di ASPP o RSPP.
- Iniziare a tracciare 2-3 strade percorribili anticipando, di volta in volta, lo step successivo da compiere per iniziare finalmente a lavorare come desideri, ottenendo soddisfazioni e rientri economici certi.
Ovviamente, ti consigliamo la seconda possibilità.
Qui di seguito, un esempio di strade percorribili da tracciare.
- Analizza gli annunci di lavoro e capisci realmente cosa vogliono le aziende; cerca la formazione corrispondente, soffermandoti sullo sviluppo di competenze reali. Ciò che devi fare è formarti il più possibile sul campo attraverso formazione pratica e stage.
- Se sei un ASPP, affianca un RSPP e attingi al suo sapere, facendo tesoro di tutte le informazioni che potranno in futuro esserti utili, sia dal punto di vista manageriale sia da quello tecnico del lavoro (come si rapporta con l’azienda, datore di lavoro e/o dirigenti; come gestisce un progetto completo di sicurezza; quali sono i punti di maggiore rilevanza di cui tener conto; come sensibilizza le aziende sul tema della sicurezza; quali sono le difficoltà tipiche e gli ostacoli posti dalle aziende; quali sono le loro richieste più frequenti, etc.).
- Se sei un RSPP: cerca di capire quali sono davvero le competenze che hai acquisito e quelle che ancora ti mancano.
Puoi presentarti in azienda domani?
Sei più predisposto a partecipare ad un concorso pubblico, a lavorare come dipendente nel lungo periodo, ad essere un libero professionista o a sviluppare un tuo business di settore?
Quando hai scelto una delle opzioni cerca master pratici sulla sicurezza sul lavoro
Parliamo di master della sicurezza sul lavoro che, oltre a fornire nozioni tecniche, sono in grado di sviluppare competenze di leadership e relazionali che permettono di diventare l’interlocutore ideale nei rapporti con gli enti della sicurezza sul lavoro, con gli stakeholder interni ed esterni all’organizzazione aziendale per cui lavori.
Che ti piaccia o no la formazione specifica è una strada obbligatoria per i lavoratori moderni della sicurezza sul lavoro.
3. L’eliminazione del superfluo per crescere nella prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro
Molto spesso gli operatori della sicurezza perdono molto del loro tempo in formazioni inutili o in esperienze lavorative occasionali, poco proficue nel lungo periodo.
Questo genera malcontenti ed una percezione fallimentare del proprio percorso professionale e lavorativo.
Quello che NON DEVI FARE è
- Impiegare troppo tempo nell’invio di cv senza logiche ben strutturate.
- Farti bombardare di informazioni su corsi e aggiornamenti senza sapere in cosa investire per diventare un manager della sicurezza.
- Spendere troppo tempo in percorsi lavorativi in cui non percepisci possibilità di miglioramento della tua posizione professionale ed economica nel lungo periodo.
- Specializzarti in un solo settore industriale (chimico, manifatturiero, alimentare, agroalimentare ecc) per diventare invece un esperto, a 360 gradi, della sicurezza sul lavoro in tutti i processi industriali.
Bene. Cosa possiamo aggiungere?
Crescere di ruolo nella prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro in tempi rapidi non è certamente cosa semplice.
A rendere il compito più arduo, molto spesso però, è la mancanza di una strategia e di un piano specifico di crescita fatto di:
- Formazione pratica
- Specializzazioni di nicchia
- Conoscenza di titoli e abilitazioni strategiche per accedere da subito nel mondo del lavoro
- Capacità di sfruttare le abilitazioni in azienda per crescere di ruolo velocemente.