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Strategie e guide per la carriera

Perché investire nella prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro

Perché sarebbe vantaggioso investire la propria carriera nel settore della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro?

 

Volendo dare una prima risposta, potremmo dire: “perché è un settore ampio e diversificato!” oppure “perché il lavoro è sicuro!”.

Sia le aziende, di qualunque natura e dimensione, sia la Pubblica Amministrazione, infatti, per legge, necessitano di figure professionali competenti nell’ambito della sicurezza sul lavoro; che siano liberi professionisti, società di consulenza o dipendenti tecnici abilitati.

 

Tuttavia, non ci soffermeremo su queste risposte, tanto veritiere quanto limitanti, perché la realtà dei fatti è che la sicurezza nei luoghi di lavoro è una materia spesso snobbata, svalutata o semplicemente poco conosciuta, a causa di una mancanza, in senso generale, di una “cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro”.

 

Partiamo, invece, da un altro punto di vista.

Se ti dicessi che rappresenta uno dei mercati potenzialmente più proficui per imprenditori e professionisti di settore?

E se dessi valore a questa affermazione con dati attuali, oltre che con proiezioni future?

Certamente saremmo più convincenti, ma ancora una volta sarebbe limitante se ti fornissimo solo dei dati sull’incremento di assunzioni nel settore.

 

Ti invitiamo per questo a fare un ulteriore ragionamento, abbastanza semplice, che ti aiuti ad analizzare la situazione e a capire perché e come proporsi in questo mercato con il piede giusto, per fare carriera con ritorni economici sicuri e soddisfacenti.

 

Prima di fare un’analisi sulle ragioni per le quali sarebbe bene investire la propria carriera nella prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, vogliamo partire dalla descrizione della situazione attuale di uno dei ruoli cardine di settore: il RSPP.

La professione di RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)

Perché abbiamo scelto di partire da qui, prima di dare una visione generale di ciò che è e che sarà il mercato del lavoro di questo settore?

 

Perché il RSPP è proprio uno di quei ruoli spesso sottovalutato, ma con il più alto margine di potenziale in termini di carriera qualificata e ben retribuita.

Sì hai capito bene, ben retribuita! Ma, ovviamente, ciò dipende da alcuni fattori che stiamo per descrivere.

 

Attenzione: in questa sede non ci soffermeremo su tutte le attività che potrebbe svolgere e su come si può diventare RSPP. Queste informazioni se ti interessano le puoi trovare nella nostra pagina dedicata al RSPP

Quanto guadagna un RSPP?

Senza voler essere troppo focalizzati sull’aspetto economico, è bene arrivare diretti al punto.

Molti di noi, durante il processo di pianificazione del proprio futuro in termini professionali, si pongono due inevitabili domande:

“Quanto guadagnerei se facessi il lavoro x? Ed entro quanto tempo?”

E se a queste domande riusciamo a dare una risposta soddisfacente, la domanda successiva che ci facciamo normalmente è:

“Cosa devo fare per arrivare a diventare quello che vorrei?”

Ma siamo certi che sia il percorso mentale corretto? Perché, in realtà, il fatto di guadagnare di più e in breve tempo dipende da molti fattori.

Quanto guadagnerei?

Un normale stipendio da impiegato tecnico!

Questa risposta è soddisfacente, ma solo in senso generico ed è altamente restrittiva, perché non tiene conto di alcuni fattori che stiamo per elencarti.

Da cosa dipende il potenziale guadagno di un ASPP o RSPP?

Ti forniamo una prima risposta partendo da una testimonianza.

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Un primo aspetto su cui soffermarsi è quindi il tipo di opportunità lavorativa che un RSPP formato è in grado di cogliere.

  • I professionisti che si dedicano esclusivamente al puro ruolo di ASPP / RSPP non hanno, in genere, un fatturato maggiore di 20.000 euro annui.
  • I professionisti che abbracciano ruoli manageriali (HS- HSE MANAGER), al pieno delle loro competenze, dopo aver frequentato, ad esempio, master sulla sicurezza sul lavoro, hanno un fatturati oltre i 70.000 euro annui.

Eppure, a entrambi gli scenari è possibile accedere con la stessa abilitazione RSPP, e quindi dopo aver svolto un corso RSPP, modulo A, B, C.

La differenza sta quindi nell’approccio con cui si svolge la propria professione di RSPP ed è ciò che determina l’entità delle entrate economiche.

Ne parliamo ampiamente nell’articolo:

RSPP: dai falsi miti a un ruolo manageriale (HS Manager)

Perché specializzarsi nel settore prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro?rspp lavoro, hs formazione sulla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro

Abbiamo detto che ci sono figure, come quella del RSPP, che hanno ampi margini di guadagno a seconda dell’approccio con cui si intraprende tale professione.

Abbiamo detto anche che:

  • di certo il nostro paese non eccelle per “cultura della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Possiamo aggiungere che:

  • In generale “c’è la crisi”, o meglio: c’è ancora in atto in Italia una significativa crisi economica e del lavoro, che colpisce in particolar modo i giovani.

Nonostante questi elementi siano tutti a sfavore del settore, ve n’è uno che sicuramente è il più forte e il più promettente rispetto a tutti i precedenti, citati.

 Per gestire correttamente e con risultati soddisfacenti qualsiasi tipo di azienda servono vere proprie competenze in materia di sicurezza sul lavoro, e non solo di tipo normativo.

L’effettiva richiesta di competenze da parte delle aziende dipende poi in gran parte dall’evoluzione di due fattori strategici:

  • Il danno economico nazionale: quanto influenza sull’economia nazionale un mancato investimento sulla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro? In Italia è superiore al 3% del PIL
  • La legislazione:  Come interviene la legislazione per far fronte ai costi, sopra citati, derivanti dalla mancata adozione della cultura della prevenzione nelle imprese nazionali?

I dati promettono bene.

Lavoro per tecnici e manager della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro: presente e futuro promettono bene.

Eliminare il costo derivante dalla mancata prevenzione e sicurezza da parte delle imprese è l’obiettivo che ci arriva dall’Europa, che intende incentivare:

  1. l’occupazione lavorativa;
  2. la creazione e differenziazione di percorsi formativi di settore: ad esempio attraverso master specifici sulla sicurezza sul lavoro;
  3. la creazione ed elaborazione di figure professionali sempre più qualificate e di nicchia per ciascuna tipologia di settore;
  4. La diffusione della cultura della sicurezza, su tutti i fronti, per incentivare i punti precedenti.

Una panoramica delle modalità promotrici della sicurezza sul lavoro ce la fornisce proprio L’agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

Questa relazione dà numerose indicazioni sulle modalità con cui è possibile sostenere la salute e sicurezza sul lavoro, oltre che politiche, strategie, programmi e azioni a sostegno della SSL nelle micro e piccole imprese.

I punti cardini della relazione sono:

  • coinvolgere maggiormente nel processo di gestione dei rischi per i lavoratori, attraverso incentivi e normative europee, tutti i principali attori della sicurezza: datori di lavoro, enti di formazione di settore e  professionisti della sicurezza;
  • intensificare le ispezioni regolamentate;
  • offrire soluzioni sostenibili, che siano facilmente applicabili e trasferibili alle aziende;
  • migliorare i programmi formativi della SSL proposti dagli enti di erogazione dei corsi;
  • creare più commitment da parte di sindacati e organizzazioni datoriali nell’elaborazione di politiche a sostegno della SSL nelle micro e piccole imprese;
  • favorire una maggiore consapevolezza interna alle imprese nella selezione e scelta degli operatori della SSL, attraverso strumenti atti ad accrescere una certa sensibilità e cultura della prevenzione e salute nei luoghi di lavoro.

Come investire nel settore prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoromaster sicurezza sul lavoro, hs formazione

  1. Specialmente se neolaureati, il suggerimento è quello di fare innanzitutto un’analisi del fabbisogno territoriale ed extraterritoriale delle diverse figure professionali di settore e specializzarsi là dove c’è maggiore richiesta, e predisposizione personale.
  2. Investire buona parte del proprio tempo nel networking. Attraverso il web sicuramente oggi è più semplice entrare in contatto con professionisti di settore disponibili a condividere contenuti ed esperienza: ad esempio, su linkedin puoi trovare con facilità tutte le figure professionali di tuo interesse. Un altro modo è quello di partecipare ad eventi dedicati, dove poterli incontrare di persona.
  3. Abilitarsi subito a ruoli strategici (ASPP, RSPP, Master Intensivi), necessari per fare il salto di carriera in tempi più brevi.
  4. Selezionare opportunità lavorative e/o percorsi di formazione, grazie ai quali apprendere oltre agli aspetti tecnici del mestiere, anche quelli più manageriali, maggiormente utili a ricoprire ruoli decisionali.

Tutto questo ti sarà di aiuto per crescere professionalmente più rapidamente e con migliori soddisfazioni economiche, dandoti la possibilità di diventare: formatore, consulente specializzato, project manager, etc. (figure professionali richieste sul mercato perché fortemente trasversali).

Jessica Gaglione

Sono una libera professionista in ambito Digital Marketing. La passione per la "crescita" sia a livello individuale che aziendale, mi ha indotta ad affiancare piccole e medie aziende che vogliono comunicare il valore aggiunto di ciò che hanno da offrire sul mercato. HS FORMAZIONE ha ideato un piano di crescita professionale nel settore della sicurezza sul lavoro, pieno di concretezza e di valori, tutti da comunicare e mettere a disposizione dell’utente.